ineluttabile amore, sei peggio del vino nero, dove mi porti la mente? quando avrò pace alfine ai tuoi balconi, piovosi di lunghi capelli, in una notte di serenate? oh dammi l’impervia mela che alleva un vento guerriero su un ramo d’oro, in un orto dov’è vietato guardare. g.bufalino
nel guscio dei tuoi occhi sverna una stella dura, una gemma eterna. ma la tua voce è un mare che si calma a una foce di antiche conchiglie, dove s’infiorano mani e la palma nel cielo si meraviglia. sei anche un’erba, un’arancia, una nuvola… t’amo come un paese. g.bufalino
il giorno del finimondo andremo contro il vento con la bocca calda, io e tu, non c’importa di morire. g.bufalino
tu unica, tu viva, tu acqua e aria del mio vivere e veemente complice di morte; tu mio pugno e stendardo contro le scure procedure della sorte; tu mio grano, mio grembo, mio sonno, fuoco d’inverno che sventi l’obliqua nube di notte dove abita l’orsa; tu unica e viva, tu canto di grave organo e [...]