Monthly Archives: December 2011

ai nemici

volete ch’io non pianga, questa sera, volete che la faccia resti asciutta se guardo appollaiato a una ringhiera la Vita dispiegarsi farabutta nel viale principale come vera littoria processione di distrutta fede, di calpestata primavera da virtù criminali a forza tutta? luce del desiderio senza fine è dolore del tempo in cielo d’oro – se [...]

art

art is missing home even when we are at home. in order to do so, one must be an expert in delusion. søren kierkegaard

there is a solitude

there is a solitude of space a solitude of sea a solitude of death, but these society shall be compared with that profounder site that polar privacy a soul admitted to itself finite infinity. emily dickinson

che cos’è il dolore?

che cos’è il dolore? – una sensazione che non vuole cancellarsi, una sensazione ambiziosa. e.m. cioran

mi sforzo invano

mi sforzo invano, non vedo ciò che potrebbe esistere. e.m. cioran

nel vacuum

la grande bolla del silenzio di ottobre sta sospesa sui boschi. nemmeno un grido di uccello. chi respira piano può sentire il pedale sordo dell’esistenza, il tono del violoncello, condensatore mormorante nella via dei tralicci. lars gustafsson

dicembre

  dicembre è sempre stato il mese in cui si smetteva di esistere. si diventava una parentesi nel buio, o poco più. si accendevano lanterne, lampade e candele. ma era evidente che non bastavano contro il fiume straripante delle tenebre. è facile capire un messaggio natalizio più pagano, più primitivo: a qualsiasi costo con torce [...]

il vetro della finestra

da bambino sognavo cose che appartenevano alla veglia volevo portarle dentro il sogno, allora venivano, silenziose, e si fermavano: uccelli di legno, biglie, piccoli morbidi animali dagli occhi di vetro dipinto silenziosi si infilavano nella mano. poi giungevano nel sogno strani oggetti. volevo respingerli e sempre ugualmente deluso mi svegliavo con la mano vuota. membrana [...]

postludio

come una sonda mi trascino sul fondo. mi si attacca tutto ciò che non serve. indignazione stanca, ardente rassegnazione. i boia vanno a prendere pietre. dio scrive sulla sabbia. stanze silenziose. i mobili stanno pronti a spiccare il volo al chiaro di luna. entro in me stesso lentamente per un bosco di vuote armature. tomas [...]

treni merci

ascolta bene… allora sentirai un rumore che cresce. poi di nuovo più nulla, solo la tenebra più fitta. piccoli battiti fragili come di un … orologio, e poi ancora quel suono grave. io ti dico: non c’è alcun pericolo, sono solo treni merci in viaggio nella notte, vengono da lontano e spariscono, stanno nel buio, [...]