se dai mari lontani

se dai mari lontani
ritornassi verso la mia isola di solitudine,
ai tuoi piedi ridurrò in frantumi l’orologio e
la bussola.
e con la legna dei remi
 arderò la tua barca inumidita.
e lontano dall’invidioso sguardo dei pesci,
con latte caldo, laverò il tuo corpo.
quando la cascata argentea della tua chioma
scorrerà sulla nudità del tuo corpo,
e i tuoi occhi inumiditi
mi faranno rivivere la reminiscenza
delle erbe bagnate d’aprile,
allora ti dirò:
amore,
è una cosa immensa.
come la stella,
prima dell’astronomia.

kiumars monshi zadeh

untitled 2009.copyright salvatore marrazzo

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